RISCONTI
- Stefano Militello
- 16 set 2017
- Tempo di lettura: 1 min
RISCONTI
I risconti sono dei costi o dei ricavi da rinviare al futuro in quanto non di competenza economica del periodo.
La scrittura contabile deve essere effettuata al 31/12 nel caso in cui c’è stata una manifestazione finanziaria anticipata (entrata o uscita), come ad esempio nel caso del pagamento dei premi assicurativi la cui rata è a cavallo tra due esercizi.
Così facendo si rispetta il principio di competenza economica.
La voce va inserita nello Stato Patrimoniale e chiusa l’anno successivo.
Quando si rettifica un costo già sostenuto si utilizza il “risconto attivo” che va inserito nello Stato Patrimoniale Attivo, mentre quando si rettifica un ricavo già incassato si utilizza il “risconto passivo” che va inserito nello Stato Patrimoniale Passivo.
Esempio
1/11 L’azienda X paga un premio per 600 Euro, rata 1/11 – 1/5
1/11
Premio Assicurativo 600 Euro (dare) / VARIAZIONE ECONOMICA NEGATICA o COSTO D’ESERCIZIO
Banca c/c T. 600 Euro (avere) / VARIAZIONE FINANZIARIA NEGATIVA
Pagato il premio assicurativo con bonifico
31/12
Risconto Attivo 400 euro (dare) / VARIAZIONE ECONOMICA NEGATIVA “COSTO SOSPESO”
Premio Assicurativo 400 euro (avere) / VARIAZIONE ECONOMICA POSITIVA “RETTIFICA COSTO”
Rilevo il risconto attivo (la quota non di competenza di esercizio, ossia la parte dal 1/1n+1 al 1/5/n+1
1/1/n+1 (dopo aver effettuato la riapertura dei conti)
Premio Assicurativo 400 Euro (dare) / VARIAZIONE ECONOMICA NEGATIVA “COSTO D’ESERCIZIO”
Risconto Attivo 400 Euro (avere) / VARIAZIONE ECONOMICA POSITIVA “RETTIFICA COSTO SOSPESO”
Rilevo la parte di competenza dell’anno n+1
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