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Regimi professionisti


Per i liberi professionisti sussiste l’obbligo di aprire la Partita Iva all’Agenzia delle Entrate dove occorre inserire il Codice “Ateco”, ossia il tipo di attività svolta.

E’ obbligatorio dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata “PEC” ed è necessario aprire un c/c fiscale per rispettare le regole di trasparenza.

Inoltre chi effettua attività di vendita deve installare il POS “Point of Sale”.

Il libero professionista non iscritto all’albo deve iscriversi alla gestione separata dell’Inps ed in fattura deve aggiungere alle competenze il contributo previdenziale del 4%, secondo la Legge 335/95.

I consulenti iscritti all’albo invece devono iscriversi alle casse previdenziali degli albi ed aggiungere all’onorario il contributo previsto dalla cassa previdenziale dell’albo di riferimento.

IL REGIME FORFETTARIO

Sostituisce il “regime dei minimi.

I professionisti che aderiscono al regime forfettario devono fatturare tra 25.000 e 50.000 Euro lordi annui.

Scompare il limite di età dei 35 anni e non si può superare la soglia di 20.000 Euro di investimenti in beni strumentali.

Devono emettere una fattura esente da Iva al momento dell’incasso. Non è prevista ritenuta fiscale e l’imposta sostituiva è pari al 15% o 5% (per i nuovi entranti) e deve essere versata in sede di dichiarazione dei redditi.

La quota da versare all’Inps è pari ad un’aliquota dal 23,5% al 30,72% che viene calcolata su una base forfettaria (in base al codice Ateco)

Esempio di fattura nel regime forfettario:

Competenze (Onorario)

(+) cassa previdenziale 4% (L. 335/95) oppure “cassa albo”

= Totale Fattura (Parcella)

Occorre inserire la legge 190/2014 e successive modifiche ed integrazioni (Legge Stabilità 2016), oltre al bollo di 2 Euro per importi > 77,47 Euro

IL REGIME ORDINARIO

I soggetti che non possono (o non vogliono) aderire ai regimi agevolati devono seguire le regole del regime ordinario, dove occorre applicare l’Iva e la ritenuta fiscale del 20%, che dovrà essere versata dall’azienda fornitrice il 16 del mese successivo al pagamento. Le contribuzioni dell’Inps pari al 27,5% sono calcolate sulla differenza tra fatturato e costi deducibili, mentre l’Iva deve essere versata trimestralmente. Si applicano le addizionali comunali e regionali, oltre agli studi di settore, che rappresentano uno strumento statistico per combattere l’evasione fiscale.

Esempio di fattura o parcella nel regime ordinario

Competenze (Onorario)

(+) cassa previdenziale 4% (L. 335/95) o “cassa albo”

= Imponibile

(+) Iva 22%

= Totale Fattura

(-) Ritenuta fiscale 20%

= Netto a pagare

La ritenuta fiscale viene calcolata sull’onorario se il professionista è iscritto all’albo, mentre se il lavoratore autonomo non è iscritto all’albo si calcola sull’imponibile.


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