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Smart Working in Banca Intesa-San Paolo

Nel 2014 viene progettata la prima iniziativa inerente allo smart working.

La direzione ha puntato sul cambiamento culturale basato sulla fiducia e sulla flessibilità.

I dipendenti hanno potuto scegliere di lavorare distante dalla sede di assegnazione (casa, hub aziendale o dai clienti) per un massimo di 8 giorni al mese.

I tre vantaggi riconosciuti dopo la prima fase di sperimentazione sono stati: la riduzione di tempo per raggiungere la sede di lavoro, la conciliazione tra vita privata e professionale e la tranquillità nello svolgimento delle attività lavorative.

Dal punto di vista aziendale si è riscontrato un aumento della produttività, un basso tasso di assenteismo, una riduzione dei costi e un minor impatto ambientale.

Alla fine del 2015 i dipendenti sono stati 1.284 e sono diventati 5.903 al termine del 2016.

A Dicembre 2017 hanno superato la cifra di 8.000 individui.

La maggior parte delle persone che hanno aderito rientra nella categoria “aree professionali”. Dopo il Decreto “Cura Italia” è stata incentivata questa nuova modalità di lavoro per contrastare la diffusione del Coronavirus.



Tratto dal libro "Lo Smart Working", Militello S., Di Pietro I., Virili C., Susil Edizioni (in attesa di pubblicazione)


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